Come Macinare il Caffè per Moka ed Espresso

Vuoi conoscere il miglior modo di macinare i chicchi a casa per mantenere il gusto del caffè inalterato? Scoprilo in questo articolo con tanti consigli utili
La maggior parte del caffè venduto oggi è in polvere, ad acquistare il caffè in grani e a macinarlo direttamente a casa sono rimasti pochi amatori di questa prelibata bevanda.
Il motivo è presto detto, il caffè macinato è sicuramente più pratico e facile da utilizzare. Però sono i chicchi a poter garantire una migliore qualità e una conservazione del caffè nel tempo.
Infatti, dopo 15 minuti dalla macinatura, la buona parte degli aromi sono già spariti. I chicchi integri, invece, conservano intatte le proprietà aromatiche per molto tempo.
Chiaramente l’unica soluzione per poter mantenere il più possibile gli aromi nel caffè in polvere è un packaging sottovuoto.
Per i veri amanti del caffè la macinatura è un rituale complementare con l’intera preparazione, effettuarla correttamente, poi, è tanto più importante quando si utilizziamo chicchi di alta qualità e ricchi di una complessità gustativa e olfattiva peculiare.
Miglior macchina macina caffè
In commercio ci sono tante macchine macina caffè che possiamo suddividere in tre macrocategorie, analizziamole una ad una.
Macinino manuale
Si tratta sicuramente della scelta più economica. Questo tipo di macinatura può andare bene solamente per le caffettiere moka, mentre non sono adeguate se si vuole fare un espresso classico. Il motivo è che si impiegherebbe tantissimo tempo per ottenere la giusta granulometria e sarebbe molto difficoltoso farlo.
Stesso discorso se si utilizza un mortaio o un martello.
Macinino elettrico
Si tratta della grande maggioranza di macinini, che si possono trovare anche a pochi euro in commercio. Questo tipo di macchine non garantiscono nessun controllo sulla macinatura che verrà molto spesso disomogenea: un po’ grossa e un po’ fine.
Questo comporta grossi problemi nella fase di estrazione del caffè. Se la granulometria è troppo fine c’è il rischio che la polvere finisca nella tazzina, se è troppo grossa, c’è il rischio che la qualità ne risenta.
Inoltre, le macine non si fermano in automatico e corrono quindi il rischio di riscaldarsi e rovinare il caffè che potrebbe subire alterazioni.
Macinino elettrico on demand
Questa è la soluzione migliore perché possiamo impostare la distanza tra le macine, il tempo e naturalmente la dose occorrente. Il tutto viene gestito comodamente tramite display LCD.
La macinatura è istantanea e la regolazione delle dosi avviene elettronicamente, così da garantire l’esatta grammatura del caffè utilizzato.
Chiaramente è la soluzione più costosa, ma è anche l’unica che può ridurre gli sprechi di caffè e una qualità senza eguali.
Infine, il caffè non subisce alterazioni di alcun tipo, perché le macine non lo surriscaldano.
Macinatura caffè fine o grossa
La distanza tra le due macine determina la resa della macinatura. Chiaramente se la distanza è poca, la macinatura risulterà più fine. Questa può essere la causa di un caffè sovraestratto, cioè che l'espresso scenderà troppo lentamente dalla macchina, la schiuma sarà poco evidente e scura e infine il gusto sarà più amaro.
Nel caso contrario, cioè che la distanza sia maggiore e la grana troppo grossa, si corre il rischio di fare un caffè sottoestratto che si presenta meno corposo dell’espresso classico, sormontato da una crema chiara e disomogenea e caratterizzato da un gusto scialbo.
La conservazione del caffè
In tutto questo processo l’umidità gioca un ruolo importante nella macinatura e nella conservazione del caffè in polvere. Infatti, è uno dei parametri principali da tenere in considerazione.
L’umidità di un locale è una caratteristica che cambia in continuazione, a seconda della quantità di persone presenti in sala, l'accensione o meno di condizionatori o riscaldamenti. Più il luogo è umido, più la macinatura va allargata; più l'aria è secca, più va ristretta.
Infine, c'è chi ritiene che i chicchi vadano macinati e poi utilizzati immediatamente, e chi preferisce aspettare qualche secondo. Questo dipende dalla freschezza del caffè: se è stato tostato da poco, il contenuto di anidride carbonica è maggiore, e quindi è consigliabile lasciare che la polvere si ossidi leggermente ed elimini subito il quantitativo di CO2, chiaramente stiamo parlando di secondi.